Fuga da inezgane!!!
Ci trovavamo in un hotel in cui gia’ ero stato l’anno scorso, era l’una del 3/02/2013 quando, dopo la doccia, inizio a sentire i cori di una manifestazione. Conosco l’albergo, quindi corro sul tetto con la macchina in mano. Ci trovo il proprietario dell’hotel che sta guardando che succede. Io, senza dargli troppa importanza, inizio a scattare.La manifestazione, che era nata li’, viene duramente repressa da parte di polizia e civili (vai a sapere quale e’ il limite tra i due), alcuni manifestanti vengono malmenati e caricati su una camionetta. Riesco a scattare foto di alcuni momenti accesi, ma ho lasciato in stanza l’obiettivo adatto. Sembra essere tutto finito e resto li seduto, quando arrivano dei ceffi che mi dicono di scendere, mostrare loro i passaporti e consegnargli la macchina fotografica. Dicono di essere dei poliziotti. Facciamo i finti tonti, siamo turisti curiosi, non siamo giornalisti!!!! Cosi’, consegnati loro i dati dei documenti, cancello tutte le foto dalla memoria, senza affidargli l’apparecchio. Sembra non bastare, vogliono la memoria. Ma io protesto con la scusa che e’ una scheda da 50 E e non possono togliermela cosi’, inoltre e’ l’unica che ho. Quindi propongo: fatemi un verbale di sequestro, con i vostri dati, e io lo presento all’ambasciata per farmi rimborsare. Restano interdetti, la loro risposta: “no, no, no, quale ambasciata? Sta storia si risolve qui, adesso!”. Mi sembra quindi che ve ne andrete senza scheda. Insomma, non possono fare niente, fanno un paio di chiamate e poi me la lasciano, a malincuore, loro stessi dicendo: recuperera’ le foto.
Torniamo in stanza e ci fumiamo una sigaretta, è stato il padrone dell’hotel a chiamarli. Sembra tutto finito ma bussano alla porta. Apro, distante, per paura di una incursione. Sono in quattro, ovviamente in borghese, e, senza entrare, uno mi punta una macchina fotografica addosso e scatta una foto. Intanto uno ci interroga incalzante: “siete giornalisi?siete Giornalisti?” Ma a me piacerebbe invece sapere chi cazzo sono loro, dicono di essere della provincia. E ci dicono cio’ che avevano detto anche i poliziotti: questa e’ stata una manifestazione non autorizzata dal re con lo scopo di promuovere l’anarchia! Proibito fotografare! Io gli dico infatti che ho gia’ messo apposto tutto con la polizia e non voglio altri problemi. Quell’altro continua a strillarmi all’orecchio le stesse cose, ma , scattate sufficienti foto, se ne vanno con un ironico “siete i benvenuti”. Insomma, abbiamo riflettuto non molto e abbiamo deciso di andarcene da Inezgane subito. Su internet ovviamente non si parla molto dell’accaduto, di foto neanche l’ombra. Ho trovato questo articolo che spiega cosa e’ successo. Sembra che la manifestazione sia stata organizzata da un gruppo Amazigh, la cultura “berbera” del sud del Marocco. Gli Amazigh chiedono più diritti per la loro cultura e tutto ciò ad essa correlato.
Qui un articolo in francese: